In logistica e produzione la serializzazione è il processo con cui si assegna un tipo di codifica differenziato e univoco a ciascun livello di imballaggio di un prodotto, ovvero:
Il motivo per cui si compie il processo di serializzazione è quello di garantire la massima trasparenza e tracciabilità lungo tutta la supply chain, resa possibile dal fatto che ogni livello è identificato in maniera univoca e distinta dagli altri.
.Le logiche in base alle quali effettuare la serializzazione dei prodotti e delle loro confezioni possono dipendere da diversi fattori, possono essere frutto di una scelta di un'azienda o di un settore economico oppure, come accade nel mondo farmaceutico, regolate da normative molto precise. In concreto, la serializzazione avviene attraverso l'attribuzione di un codice univoco ai vari livelli di confezionamento del prodotto. Tale codice può variare in base al settore merceologico del prodotto ma tendenzialmente conterrà:
La serializzazione è una pratica sempre più richiesta e diffusa in molteplici settori. In alcuni, come quello farmaceutico (su cui ci soffermeremo più avanti) è ormai obbligatorio per legge in molti Paesi, in altri, come quello alimentare o della cosmetica, è molto frequente e sono tante le aziende che hanno già innovato le proprie linee di produzione per poter serializzare i propri prodotti e i propri imballaggi. Come anticipato, la finalità della serializzazione è quella di garantire il massimo della tracciabilità del prodotto e delle sue componenti, partendo dal pallet fino ad arrivare alla singola unità di prodotto contenuta in una confezione multipla. Tale trasparenza deve essere garantita e visibile lungo tutta la catena di distribuzione, ovvero in ogni punto della supply chain deve essere sempre possibile risalire alla carta di identità di un pallet, di un collo, di una scatola o addirittura di una singola unità di prodotto.
.Il settore farmaceutico è sicuramente quello in cui la serializzazione dei prodotti è più avanti. I motivi sono diversi. Il primo, banalmente, è che in tale settore la serializzazione è resa obbligatoria da una direttiva europea (Direttiva europea 2011/62/UE). Inoltre la tipologia di prodotto impone un'attenzione particolare alla tracciabilità per tutelare il più possibile il consumatore finale. Nel caso specifico dei farmaci, poi, la serializzazione ricopre un'ulteriore funzione, quella di impedire la commercializzazione di prodotti contraffatti, quindi potenzialmente nocivi per la salute delle persone che li acquisteranno. L'EMA in Europa e l'AIFA in in Italia si occupano del rispetto di tale normativa, mentre negli Stati Uniti, la Food & Drug Administration ha previsto normative simili per implementare la serializzazione e contrastare la contraffazione.
Un'azienda farmaceutica, quindi, dovrà serializzare i propri prodotti e i vari livelli di confezionamento. In particolare, la serializzazione riguarderà l'etichettatura della singola unità di prodotto (per esempio un singolo medicinale) per tenere traccia del suo utilizzo, della confezione di medicine per tracciare le operazioni di farmacia, anche ospedaliera, l'unità imballo (collo) per tracciare le attività di rivenditori e grossisti, il pallet per tracciare le attività che avvengono nei centri logistici.
.Scegliere la serializzazione vuol dire intervenire sulle linee di produzione e confezionamento, principalmente sul fine-linea di produzione. In particolare, una volta progettata assieme a un partner esperto di codifica GS1 come Alfacod la tipologia e la logica di codifica da implementare, è molto vantaggioso automatizzare il fine linea di produzione implementando a bordo-linea un sistema Print & Apply, per la stampa e l'applicazione automatica in tempo reale dell'etichetta (a qualsiasi livello, dal collo al pallet), inoltre è fondamentale verificare i dati contenuti nel codice dell'etichetta e la loro leggibilità, che dovrà essere massima lungo tutta la supply chain. Per farlo è possibile installare dopo il sistema Print & Apply un verificatore di codici a barre in-line che assolve a questo compito, rilevando il grado di leggibilità dell'etichetta e del codice. Questo passaggio può essere compiuto anche a monte, ovvero nel momento stesso della stampa dell'etichetta scegliendo una stampante di etichette con verificatore barcode integrato.
L'Italia è il principale produttore farmaceutico d'Europa ed ha avuto una deroga alla direttiva europea fino al 2025 per adeguarsi all'obbligatorietà della serializzazione. La realizzazione di quest'attività, soprattutto in aziende farmaceutiche che non l'hanno ancora prevista, richiede uno studio fatto da un partner esperto e la realizzazione di un vero e proprio progetto di codifica a prova di errore. Senza considerare l'eventuale rinnovamento delle linee. Si tratta di un ambito in cui non ci si può muovere da soli o con soluzioni temporanee ma nel quale bisogna farsi accompagnare lungo un percorso non breve e non semplice ma che permetterà all'azienda di rispettare tutte le normative e non incorrere in pesanti sanzioni economiche, a cui aggiungere ancor più gravi danni di immagine.
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