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Reverse Logistics: come rendere efficiente la gestione resi


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Una delle sfide più importanti per le aziende moderne, soprattutto per quelle che vendono i propri prodotti on-line ma non solo, è rappresentata dalla gestione dei resi e dall'ottimizzazione della cosiddetta attività di reverse logistics.

 

Cos'è la reverse logistics?

La reverse logistics (o logistica inversa) riguarda la gestione di tutti gli articoli che tornano in magazzino dopo che erano stati evasi. Ci si riferisce quindi a tutti quei casi in cui prodotti (ma anche semilavorati, materie prime ecc.) vengono restituiti al mittente che, a sua volta, deve gestire questi articoli di ritorno nella maniera più efficiente possibile. Il caso più tipico è quello dei siti di e-commerce o delle aziende che utilizzano questi canali per vendere i propri prodotti. Queste aziende devono gestire una quantità enorme di resi e non possono permettersi assolutamente che tale mole di lavoro di ritorno blocchi l'attività di evasione dei prodotti in uscita.

 
 

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Gli esempi classici sono quelli degli e-commerce di abbigliamento. Queste aziende hanno magazzini e centri logistici enormi sia perché puntano sulla velocità nell'evadere gli ordini e far arrivare i prodotti ai clienti nel minor tempo possibile, sia perché sanno a priori che una buona parte degli articoli che lasciano il magazzino verrà rispedita al mittente. È una caratteristica fisiologica di questo settore, banalmente i clienti indecisi tra due taglie le acquistano entrambe per poi restituire (spesso gratuitamente) quella sbagliata. Naturalmente questo problema non riguarda solo i siti e-commerce o le aziende che vendono prodotti on-line, ma è comune (in proporzioni diverse) a qualsiasi impresa che venda qualcosa a un utente finale o a un rivenditore. Infatti tutto può essere reso: semi-lavorati, materie prime di qualsiasi genere e naturalmente ogni tipo di prodotto. Ma come fare a gestire i resi in maniera efficiente?

 

Identificazione prodotti veloce e affidabile

La prima necessità da soddisfare quando si gestiscono i resi è quella di essere in grado di identificare ciascun articolo in maniera certa e molto veloce, magari automaticamente. Nei magazzini che gestiscono pochi resi basta affidarsi a lettori di codici a barre ad alte performance ma quando i numeri iniziano a salire spesso si punta su altre tecnologie. I colossi del mondo e-commerce, soprattutto nel settore della moda (ma non solo) si affidano alla tecnologia RFID che permette di identificare centinaia di articoli in pochissimi secondi. L'identificazione RFID può avvenire attraverso la decodifica manuale, utilizzando cioè i classici scanner RFID, oppure in modalità automatica (sempre più diffusa) attraverso l'inserimento in magazzino di portali RFID, ovvero dei varchi dotati di lettori RFID in grado di inventariare tutto ciò che li attraversa. I più sofisticati permettono di individuare anche la direzione del movimento della merce, ad esempio se in entrata o in uscita da un magazzino, aggiornando in tempo reale il WMS aziendale.

 
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Il valore dell'etichetta prodotto e dell'etichetta di reso

Il funzionamento di tutto il processo di reverse logistics si basa su un elemento imprescindibile: l'etichetta. L'etichetta è la pietra miliare della tracciabilità sia quando i prodotti lasciano il magazzino sia quando ci tornano. È fondamentale quindi che l'etichetta sia stampata correttamente e che il codice a barre sia perfettamente leggibile lungo tutta la supply chain. Per assicurarsene è imprescindibile verificare la qualità di stampa del codice a barre e il suo grado di leggibilità utilizzando un verificatore barcode. La non leggibilità del codice, infatti, può, a sua volta, essere il motivo per cui un prodotto o un intero lotto, può essere rispedito al mittente. Anche se l'etichetta dei nostri prodotti riporta un tag RFID (al quale comunque si affianca sempre un codice a barre) bisogna assicurarsi che l'etichetta RFID sia di qualità e ben codificata. 

 

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L'etichetta è importante anche sotto un altro punto di vista. A tutti è capitato di acquistare un capo di abbigliamento on-line ma di doverlo rendere a causa di una taglia sbagliata o di un difetto del prodotto. Il reso può essere effettuato solo applicando l'etichetta aggiuntiva (la cd. etichetta di reso) contenuta nella confezione e leggermente diversa da quella applicata sul pacco quando è stato spedito. Un'azienda che vuole gestire i resi in maniera efficiente pertanto deve avere un parco di stampanti di etichette adesive con codice a barre all'altezza sia da un punto di vista numerico che prestazionale. Inoltre deve avere sempre a disposizione etichette neutre (su cui stampare le informazioni logistiche del prodotto) di prima qualità e nei volumi adeguati alle proprie esigenze. Non solo, queste aziende dovranno stampare elevati quantitativi di etichette che differiscono l'una dall'altra per pochi dettagli. Il miglior modo per gestire il processo di creazione delle etichette, anche da remoto lanciando le stampe in stabilimenti dislocati in qualsiasi luogo del mondo, è utilizzare un software di label management come NiceLabel.

 
 

L'importanza del WMS nella reverse logistics

Quando si parla di logistica, va da sé che il software di gestione del magazzino abbia un ruolo di assoluto protagonista. Questo è tanto più vero quando si parla di reverse logistics. Il WMS aziendale, infatti, deve essere in grado di gestire agevolmente i resi, senza intaccare minimamente le altre attività logistiche. Spesso un modulo del software è dedicato proprio ai prodotti che ritornano in magazzino, a indicare la migliore allocazione, o la possibilità di inserirli in nuovi ordini nel più breve tempo possibile. Affinché questo accada è necessario che il WMS sia in grado di ricevere dati da qualsiasi tecnologia di data capture, dal barcode all'RFID, passando per la robotica collaborativa e i sistemi di localizzazione in tempo reale, una caratteristica presente solo nei WMS evoluti come Eagle Management System. Se il processo di logistica inversa viene gestito attraverso le giuste tecnologie e con un'attenta pianificazione volta al rimettere in circolo il prima possibile gli articoli che tornano in magazzino, oppure al riciclare le componenti di quegli articoli non più vendibili, allora la gestione della reverse logistics sarà davvero efficiente e ciascun reso si trasformerà in una nuova opportunità di creazione di valore.

 
 
 
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